Giro d’Italia 2018, Froome: “Non è stata una corsa facile per me fino a questo momento. Sarà molto difficile togliere la maglia a Yates”
Il terzo ed ultimo giorno di riposo al Giro d’Italia 2018 è quello per iniziare a capire realmente quelle che sono le proprie ambizioni in vista delle ultime tappe della Corsa Rosa. È questo per esempio il caso di Chris Froome che ieri ha vissuto una nuova giornata difficile. Il keniano bianco dopo una prima parte di Giro sottotono si era rilanciato sabato con la splendida vittoria sullo Zoncolan, ma ieri a Sappada ha perso nuovamente terreno. Il portacolori della Sky ora si ritrova in settimana posizione a 4’52” da Simon Yates (Mitchelton – Scott) e nonostante la cronometro di domani in cui potrebbe recuperare terreno sembra difficile ora come ora vederlo con la maglia rosa sul podio finale di Roma.
Come stai?
Sono un po’ stanco, è stata corsa dura sinora. Ieri ho pagato il prezzo del regalo che mi sono fatto sullo Zoncolan. Per me era la salita simbolo di questo Giro, avevo fatto la ricognizione e ho dato tutto quel che avevo in quella salita. Ho scavato davvero a fondo dentro di me per vincere, ma non lo rimpiango neanche per un attimo. È stata una esperienza incredibile, con le migliaia di persone che c’erano e l’atmosfera che si crea. Ripensavo anche a quando lo feci l’ultima volta, otto anni fa, quando il pubblico mi spingeva tutto il tempo. Tornarci per me è stato un momento speciale.
È stata una corsa difficile sinora, cosa pensi di poter fare?
Non èstata corsa facile sinora per me. Non è stata una partenza ideale e ora sono piuttosto lontano nella geneale. Il distacco è grande, specialmente per come corre Simon Yates. Non ha mostrato alcun segno di cedimento, sembra sempre più orte. Ieri pensavo che poteva anche lui pagare qualcosa, invece sembrava anora più forte. Non posso che congratularmi con lui, penso che sarà molto difficile togliergli la maglia.
Pensi di poter guadagnare sui tuoi rivali durante la crono?
Se dovessi guadagnare qualcosa su Dumoulin sarei feliccisimo domani, ma lui è campione del mondo, non mi aspetto assolutamente di guadagnare qualcosa su di lui. Ovviamente io darò tutto, ma non mi aspetto nienteo. Prenderò quel che viene.
Forse il tuo GT più difficile
È stato molto difficile con quell’inizio a Gerusalemme. Non mi aspettavo di partire così male, di non riuscire a sentirmi al meglio per la prima metà di corsa e di stare ancora male visto che ne pago ancora le conseguenze. Prendo quel che viene.
Cosa ne pensi del Giro?
Una corsa durissima, ma bellissima. Questo è il ciclismo nella sua essenza, quel che il pubblico vuole. Sempre battaglia tutti i giorni e una corsa imprevedibile. Da questo punto di vista sicuramente è stata una bella corsa.
Come correrà ora la Sky, punti sempre alla generale?
Affronteremo giorno per giorno la situazione, vedendo come sono le sensazioni. Ovviamente ora stiamo sempre meglio, ache Poels ha mostrato di essere increscita. Abbiamo già provato a giocarci le carte in modi diversi, evedremo gioro per giorno. Personalmente continuerò aconcentrarmi sulla classifica, non mi arrendo. Decideremo poi le tattiche giorno per giorno, in base alla situazione.
Pensi Yates possa essere battuto?
Onesatemnte, non vedo debolezze in Simon al momento. Sta affrontando giornate dure una dopo l’altra sempre al massimo. Non credo che nelle prossime tappe possa avere dei cedimenti, ma chiaramente vedremo la strada cosa dirà nei prossimi giorni
Che differenza c’è al Giro rispetto al Tour
Il Giro è sempre una corsa che i tifosi amano per la sua impredibilità e l’esplosività. È quasi una combinazione di classiche, in cui la corsa può esplodere da n momento all’altro, quasi senza ragione. Mentre al Tour c’è una sorta di ritmo, le tappe seguono una dinamica più costante, qui sicuramente più imprevedible.
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Per tanti motivi penso che per giudicare Froome dobbiamo aspettare la fine del Tour.